E che ce vo’ a porta’ du schizzi de latte Bio da la campagna cor furgone a Roma?
Incoscienza o forse coraggio, scegliete voi!
Da quando mi sono imbarcato in questa impresa sto toccando con mano molte delle storture e paradossi che affollano il nostro vivere quotidiano, in compenso mi sono autoproclamato il RE
e de che’? der latte crudo?
No dell’ ESPOSTO, adesso vi spiego
Svolgo, come molti miei colleghi in tutta Italia, una vendita diretta di prodotti agricoli in forma itinerante, produco, trasformo, confeziono e ricerco una sopravvivenza della mia azienda agricola vendendo i miei prodotti a Roma con dei furgoni refrigerati, spesso ai Gas o a Consumatori che cercano prodotti del territorio, preferibilmente Bio.
Tralasciando i quintali di burocrazia preventiva necessari, il problema è l’attenzione che suscita tale attività nell’attuale sistema commerciale di Roma
Mo’ ariva questo co sto’ bigoncio de latte, e fresco fresco, cacchio cacchio ce fa’ la concorenza!
è questo il problema, la concorrenza che da il via ad una interminabile sequela di ESPOSTI da parte di quegli esercizi commerciali che si sentono ’minacciati’ dalla vendita diretta e che obbligano, quasi sempre i VVUU ad intervenire.
Di episodi ne sono successi molti, alcuni grotteschi, altri ridicoli ma sempre per motivi di concorrenza.
* A Ciampino un commerciante fece un esposto e dal momento che non c’erano VVUU disponibili mandarono una pattuglia del 113 a sirene spiegate per intercettarci!
* A Monteverde un VVUU intervenuto su esposto, dopo aver controllato minuziosamente la documentazione e non avendo trovato niente di rilevante , ci chiese se avevamo pagato la tassa per la pubblicità a causa della scritta Biolà sul furgone!
* A Ostia, allontanati dai VVUU perche’ a meno di 200 mt dal mercato rionale (norma non piu’ in vigore)
* All’ Africano allontanati dai VVUU su esposto del vicino mercato rionale per vendita itinerante non consentita nella circoscrizione
* Ultimo episodio a S. Lorenzo in Pza dei Campani, i VVUU sono intervenuti minacciando sanzioni per farci notare che eravamo parcheggiati in parte sul marciapiede mentre, nello stesso momento e nello stesso luogo, era presente una moltitudine di macchine mal parcheggiate. Conclusione: Sloggiati da esposto.
Vabbe’ che er latte e’ sempre bbianco, ma, sarvognuno, mica se tratta de cocaina !
Allevamento di vacche da latte e da carne da Agricoltura Biologica in vendita diretta
Meticce
lunedì 15 novembre 2010
lunedì 1 novembre 2010
Nuovo itinerario ai Castelli Romani
Da Lunedì 8 Novembre inizieremo un nuovo itinerario ai Castelli Romani.
Per ora le tappe confermate sono :
FRASCATI dalle 12:00 alle 13:30 in via Enrico Fermi 45 presso il CRAL Enea di Frascati
ALBANO dalle 16:00 alle 18:00 circa in via delle Mole 32 presso il parcheggio del Centro Ecologia dell' Habitat tel. 06.9321889
Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato per l' organizzazione dell' itinerario e se avete suggerimenti in proposito lasciate un post !
Per ora le tappe confermate sono :
FRASCATI dalle 12:00 alle 13:30 in via Enrico Fermi 45 presso il CRAL Enea di Frascati
ALBANO dalle 16:00 alle 18:00 circa in via delle Mole 32 presso il parcheggio del Centro Ecologia dell' Habitat tel. 06.9321889
Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato per l' organizzazione dell' itinerario e se avete suggerimenti in proposito lasciate un post !
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sabato 30 ottobre 2010
Il latte e' sempre bianco !
Fresco, Alta Qualita', microfiltrato , con omega3 , arricchito con vitamine , con fibra , scremato, magro ,dietetico, intero, alta digeribilita', latte sviluppo, prima crescita, addirittura frizzante lo vorrebbe la coca cola
c'e' da perderci la testa con i vari e alle volte incredibili tipi di latte in commercio e il tutto alla fine confonde il Consumatore proprio come gli indecifrabili abbonamenti di alcuni operatori telefonici !
ebbene tutti questi latti hanno in comune un solo ed unico aspetto , sono tutti rigorosamente di colore BIANCO !
l' industria o la gdo non posono prescindere da questo , se noi consumatori mettiamo ognuno di questi latti in un bicchiere privo di indicazioni non possiamo riconoscerli alla vista ma dobbiamo leggerne i contenuti ed i vari processi di trasformazione sulla confezione o affidarci alle nostre papille gustative per tentare di capirne le lavorazioni subite .
Esiste un altro latte, il CRUDO , quello *originale*, fatto solo dalle vacche , materia prima di partenza essenziale o quasi per tutti i latti sopra elencati , che a berlo cosi’ tal quale e’ pericoloso per qualcuno da un punto di vista del rischio alimentare secondo il Ministero della salute, pericoloso come ordinare una tartara in un ristorante , o mangiare cozze crude , o un hamburger poco cotto , o sushi che non ha seguito le procedure di abbattimento !
Gia' materia prima di partenza , ma da dove parte ? Voglio dire sto' latte crudo cosi' tanto processato dall' industria per la gdo e non, ma da dove viene ?
La tracciabilita' del latte in Italia e' obbligatoria solo sul latte fresco e solo per dichiarare se e' latte Italiano o meno , quindi poco meno che ridicola, pressoche' nulla, irrisoria, un 2 di picche che unitamente alle massicce importazioni a prezzi ridicoli dall' estero contribuisce ad un sconvolgimento della filiera lattiera casearia che si ripercuote sui produttori , in termini di retribuzione del prodotto , e sui consumatori in termini di qualita' e di certezza di provenienza .
Certo e' stupefacente andare al super e trovare l'Uht a 60 cent , vabbe' che e' un *prodotto civetta* e il prezzo attira il consumatore che poi spende comunque , ma quei 60 cent sono destabilizzanti , lo pagano dai 30 ai 40 cent agli allevatori ( a cui costa + di 40 cent produrlo ) come accidenti fanno a venderlo a 60 ?
E in tutto questo :
che prospettiva ha il Consumatore di bere latte Italiano ? scarsa !
che aspettativa di sopravvivenza hanno gli allevamenti da latte in questa filiera ? Pressoche’ nulla !
ma il latte e' sempre e comunque bianco !
Pubblicato su www.scattidigusto.it il 27/06/10
c'e' da perderci la testa con i vari e alle volte incredibili tipi di latte in commercio e il tutto alla fine confonde il Consumatore proprio come gli indecifrabili abbonamenti di alcuni operatori telefonici !
ebbene tutti questi latti hanno in comune un solo ed unico aspetto , sono tutti rigorosamente di colore BIANCO !
l' industria o la gdo non posono prescindere da questo , se noi consumatori mettiamo ognuno di questi latti in un bicchiere privo di indicazioni non possiamo riconoscerli alla vista ma dobbiamo leggerne i contenuti ed i vari processi di trasformazione sulla confezione o affidarci alle nostre papille gustative per tentare di capirne le lavorazioni subite .
Esiste un altro latte, il CRUDO , quello *originale*, fatto solo dalle vacche , materia prima di partenza essenziale o quasi per tutti i latti sopra elencati , che a berlo cosi’ tal quale e’ pericoloso per qualcuno da un punto di vista del rischio alimentare secondo il Ministero della salute, pericoloso come ordinare una tartara in un ristorante , o mangiare cozze crude , o un hamburger poco cotto , o sushi che non ha seguito le procedure di abbattimento !
Gia' materia prima di partenza , ma da dove parte ? Voglio dire sto' latte crudo cosi' tanto processato dall' industria per la gdo e non, ma da dove viene ?
La tracciabilita' del latte in Italia e' obbligatoria solo sul latte fresco e solo per dichiarare se e' latte Italiano o meno , quindi poco meno che ridicola, pressoche' nulla, irrisoria, un 2 di picche che unitamente alle massicce importazioni a prezzi ridicoli dall' estero contribuisce ad un sconvolgimento della filiera lattiera casearia che si ripercuote sui produttori , in termini di retribuzione del prodotto , e sui consumatori in termini di qualita' e di certezza di provenienza .
Certo e' stupefacente andare al super e trovare l'Uht a 60 cent , vabbe' che e' un *prodotto civetta* e il prezzo attira il consumatore che poi spende comunque , ma quei 60 cent sono destabilizzanti , lo pagano dai 30 ai 40 cent agli allevatori ( a cui costa + di 40 cent produrlo ) come accidenti fanno a venderlo a 60 ?
E in tutto questo :
che prospettiva ha il Consumatore di bere latte Italiano ? scarsa !
che aspettativa di sopravvivenza hanno gli allevamenti da latte in questa filiera ? Pressoche’ nulla !
ma il latte e' sempre e comunque bianco !
Pubblicato su www.scattidigusto.it il 27/06/10
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